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volontari in parata«Siamo nel 2021? Io sono ferma a due anni fa – confida Adriana Sala, presidente del comitato della Croce Rossa di Nichelino – Del 2020 non conservo ricordi di momenti speciali, solo di tantissimo lavoro».

Un anno davvero particolare, quello segnato dalla pandemia, tuttora in corso, in cui la Croce Rossa si è dovuta confrontare paradossalmente con un calo dell’attività ordinaria, ma anche con la necessità di formare nuovi soccorritori.

«Appena si è diffusa la notizia del virus c’è stato un fuggi fuggi, più della metà dei volontari ha fatto un passo indietro, chi temeva per se stesso, chi aveva a casa genitori o nonni fragili, chi è stato obbligato dalla propria famiglia – afferma Sala – In realtà noi siamo sempre usciti super protetti, io ho insistito moltissimo sul rispetto delle precauzioni e i soccorritori sono stati bravi a recepire. Posso dire con orgoglio che non abbiamo avuto casi di Covid. Adesso stiamo vaccinando i volontari».

Come avete fatto ad affrontare l’emergenza?

«Non potendo rinunciare ai corsi, abbiamo dovuto attrezzarci per farli on-line. Questo ha costituito un lavoro immenso per i formatori. Un corso base era iniziato prima dell’inizio della pandemia e lo abbiamo portato a termine in presenza. A settembre abbiamo svolto la prima edizione digitale: gli allievi hanno seguito le lezioni teoriche da casa e solo gli incontri pratici si sono svolti in presenza in modo contingentato. Con questo corso pilota abbiamo arruolato 14 nuovi soccorritori. Il mese scorso è iniziato una nuova edizione on-line a cui si sono iscritti 25 aspiranti volontari».

A dispetto delle previsioni, nel 2020 il lavoro della Croce Rossa, in termini numerici, ha subito un decremento, una tra le principali cause è che tutti i servizi per gli ospedali sono stati annullati.

I servizi svolti per il 118 sono stati 6.208 (di cui 449 per Covid), i trasporti in convenzione con l’Asl TO5 sono stati 3.937, di cui 2.725 relativi ad accompagnamento di pazienti dializzati (rispettivamente 353 e 41 per Covid); i servizi per le altre Asl 1.143 (di cui 217 per Covid), di privati 1000 (di cui 67 per Covid) e accompagnamenti di ospiti in RSA 540 (di cui 43 per Covid). La Croce Rossa ha inoltre svolto molte attività legate all’emergenza sanitaria, quali l’assistenza nelle scuole per gli esami di stato nell’ambito del progetto nazionale tra MIUR e CRI, al mercato rionale per il rilevamento della temperatura con distribuzione guanti a carico della CRI e poi ancora, nell’ambito del progetto nazionale “Il tempo della gentilezza” la distribuzione di buoni spesa, il recapito di spesa alimentare e farmaci e l’accompagnamento degli utenti a basso reddito a visite ed esami con auto a carico della CRI locale.

Tra le prossime iniziative che vedranno coinvolta la CRI di Nichelino l’assistenza al taglio del nastro del Giro d’Italia programmato per il mese di maggio a Stupinigi.

La Croce Rossa apre le porte anche a chi deve scontare la misura alternativa della pena: «abbiamo dato disponibilità per due persone a turno, ma non riusciamo a soddisfare tutte le richieste che riceviamo».

I servizi (in totale 13.687) sono stati effettuati, per un totale di 313.563 km complessivi, con l'uso dei mezzi della Croce Rossa.

La Croce Rossa di Nichelino conta circa 200 volontari e ha tre equipaggi disponibili 24 ore su 24, uno presso la sede di via Damiano Chiesa 10, uno presso l’ambulatorio di via Farinelli (in convenzione con la Croce Verde di None e Croce Bianca di Rivalta) e uno al distretto Asl di via Debouchè (si tratta di un mezzo di soccorso avanzato con medico e infermiere retribuiti dall’Asl, ma con ambulanza ed autista messi a disposizione dalla CRI).

A distanza di otto anni dall’inaugurazione della nuova sede, quali sono i progetti in corso? «Adesso ci occupiamo della manutenzione. Abbiamo già ritinteggiato una volta gli interni. Quando siamo entrati nella nuova sede abbiamo portato gli arredi che avevamo. Ora aspettiamo i letti nuovi per il dormitorio. Quelli che abbiamo, pur essendo ancora in condizioni decorose, hanno 25 anni. Ci teniamo che i volontari di turno di notte nelle poche ore in cui riescono a dormire possano riposare bene».

Nel 2020 è aumentata l’attività on-line e chi ha voglia di mettere a disposizione un po’ del proprio tempo per dare una mano diventando volontario ora può trovare direttamente sul sito www.crinichelino.it il modulo da compilare.

Cristina Ariaudo

Martedì, 09 Marzo 2021 20:31

galleria Fotografica 2020

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2020 Centro Nuoto Nichelino

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2020 festa  San Matteo

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Bennet  raccolta alimentare 19/09/2020

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Fine corso nuovi volontari nov 2020

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MIUR

ALTRE FOTOGRAFIE 

A cura di Franco A. Fava e Nicola Strizzolo

Comunicazioni istituziona20210203 libro franco angeli li e propaganda nella Croce rossa italiana (1914-27)


 Dall’umanitarismo alle moderne strategie di relazioni pubbliche

 pp. 288, € 31,00
 Cod. 1053.10 (U)
 Collana: Laboratorio Sociologico -
 Sezione Sociologia e storia della
 Croce Rossa
 Di prossima pubblicazione

FLYER Editore

20210203 editore

La Croce Rossa Italiana, con lo scoppio della Grande Guerra, vive un percorso di grande cambiamento organizzativo e di genere rispetto al suo passato: da un lato l’esigenza di mettersi a disposizione del Paese al fine di supportare le attività assistenziali richiede la necessità di adeguare la logistica e le strumentazioni alle nuove tecnologie, dall’altro il genere femminile ritrova un’occasione di emancipazione attraverso l’impegno assistenziale nelle fila delle crocerossine, da allora inserite come corpo ausiliario dell’esercito e con la divisa ne viene esaltato il nuovo ruolo sociale.
Elemento catalizzatore di tali processi, tutt’altro che astratto, sono le Relazioni Pubbliche e le azioni di comunicazione, gli eventi e la raccolta di iscrizioni, finanziamenti e consenso nazionali e internazionali da queste coordinate. Il volume assume così le caratteristiche di un manuale che raccoglie best practices a suo modo ante litteram rispetto a quanto la scuola americana delle Relazioni Pubbliche andrà a produrre, insegnare e diffondere dalla Prima Guerra Mondiale in poi.
Il libro analizza, inoltre, alcuni epistolari che hanno ben rappresentato lo stato d’animo dei militari al fronte e il loro rapporto con i soccorritori di Croce Rossa, evidenziando lo straordinario impegno delle crocerossine, nonché l’avvio del volontariato umanitario laico.
I contributi qui raccolti affrontano, pertanto, alcune tematiche insolite e peculiari per quell’epoca, esaltando la straordinaria opera dei soccorritori e delle soccorritrici e, al tempo stesso,  contribuendo a evidenziare l’avvio di un’evoluzione sociale che all’inizio del XX secolo rappresentava una vera e propria epifania della comunicazione sociale del volontariato, seppur nel
contesto della Grande Guerra e alla vigilia di una dittatura che, a fronte delsuo spirito di fratellanza universale, l’avrebbe commissariata.
Franco A. Fava è sociologo, docente di Sociologia della salute e Demografia sociale presso la Scuola di Medicina dell’Università degli Studi di Torino. È consigliere qualificato di D.I.U. delle FF.AA. e della C.R.I., nonché componente del comitato scientifico del progetto nazionale sui 150 anni di Croce  Rossa. Nel 2017 è stato insignito della Croce d’argento della Croce Rossa
Italiana.
Nicola Strizzolo, ricercatore a tempo indeterminato in Sociologia dei processi culturali e comunicativi, è professore aggregato presso il Corso di Laurea triennale in Relazioni Pubbliche, in quello magistrale a ciclo unico in Scienze della Formazione Primaria e in quello triennale in Educazione professionale dell'Università di Udine .

CHIVASSO. L’ultimo abbraccio a “Nice”. C’erano i volontari della Croce Rossa, le “sue” crocerossine, i tanti amici delle associazioni storiche della città, dai Lions ai Rotary passando per gli Alpini e le associazioni d’Arma

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Un ultimo saluto a Dessì Nice, piccola dolce grande donna.
Chi nel cammino della vita ha acceso anche soltanto una fiaccola nell’ora buia di qualcuno non è vissuto invano.

(Madre Teresa di Calcutta)

 

 

WhatsApp Image 2021 02 04 at 153327IL 4 Febbraio è la giornata mondiale della lotta contro il cancro.   L’iniziativa è sostenuta dall’OMS e rappresenta un momento importante per riflettere sulla prevenzione.  Sottoporsi a esami di screening é il primo passo per prendersi cura della propria salute.

28 novembre alle ore 17:27 ·

Con grossa difficoltà ma con tanta tenacia il gruppo formazione ha concluso oggi il corso per 14 aspiranti volontari all. T.I. Ringraziamenti e Complimenti ai formatori ed ai neo Volontari.

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Rocca: "Ci siamo ormai assuefatti a questo virus secolare della violenza contro le donne che dovremmo invece combattere, alla stregua della pandemia in corso"

 
 

Campagna Violenza Donne 01

 

Donne contro il virus e contro la violenza affermano: "Combattiamo". Questo il messaggio via social della Croce Rossa, in occasione della "Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne". L'Associazione umanitaria intende sottolineare, unendo in un'immagine-simbolo le donne in prima linea contro il Covid19 e le vittime di violenza, che anche questo "virus" va combattuto e si può e si deve estirpare. 


Un impegno, portato avanti nel concreto, attraverso le attività antiviolenza in tutta Italia. "La Croce Rossa - dichiara, infatti, il Delegato Nazionale al Sociale della CRI, Stefano Tangredi - ribadisce oggi il suo impegno quotidiano e sottolinea che anche durante l'emergenza sanitaria la CRI ha continuato con i suoi Comitati territoriali ad operare con gli Sportelli e i Centri di accoglienza per le vittime di violenza". 

La tutela delle vittime di violenza, infatti, è attività primaria e quotidiana della Croce Rossa Italiana ormai da molti anni, grazie all'impegno e al lavoro svolto dai Comitati a livello locale attraverso gli sportelli di ascolto ed i centri di accoglienza disseminati su tutto il territorio nazionale.

I 13 punti di accesso dedicati alle vittime di violenza (non solo alle donne ma a tutti coloro che subiscono un abuso) riservano ai più fragili una pluralità di servizi: dall'ascolto grazie a team specializzati composti da psicologi e assistenti sociali, al supporto di natura legale, affinché la tutela della vittima sia il più possibile efficiente ed invalicabile.

Alcuni Comitati della Croce Rossa offrono anche la possibilità di iniziare percorsi di protezione veri e propri che consentano il distacco e l'allontanamento dai soggetti maltrattanti in luoghi dove le donne possano sentirsi protette e supportate. Si tratta di case rifugio dove si realizzano percorsi residenziali di assistenza e dove spesso, insieme alle donne, vengono accolti anche figli minori in fuga dalle violenze domestiche. Anche durante il periodo di emergenza sanitaria COVID-19, in cui – stando ad alcuni studi fatti - si è assistito ad una crescita del fenomeno della violenza domestica, la Croce Rossa Italiana ha continuato a garantire i propri servizi al 100% adeguando la propria assistenza alle prescrizioni normative imposte dalla pandemia. Gli sportelli di ascolto sono stati convertiti ad assistenze telefoniche 24 ore su 24 su 7 giorni su 7, grazie al grande impegno dei Volontari e dei professionisti e le accoglienze sono state quanto più rese possibili con il supporto dei team sanitari. .

Le persone che si sono rivolte ai servizi antiviolenza della Croce Rossa Italiana, quest'anno, ed hanno ricevuto assistenza sono state oltre 600 circa 100 sono state le donne personalmente assistite dagli operatori del centro tramite colloqui e interviste, o accolte in situazioni di emergenza o a lungo termine.

"Sulla violenza contro le donne sono stati già scritti fiumi di parole, spesso tutte uguali. La cronaca ci martella quotidianamente - dichiara Francesco Rocca, Presidente della Croce Rossa Italiana - con storie di abusi psico-fisici e femminicidi, nonostante il focus quasi totalizzante sulla pandemia. Un lessico mediatico che, troppo spesso, si fa retorica. Ci siamo ormai assuefatti a questo virus secolare che dovremmo invece combattere, alla stregua della pandemia in corso. Oggi è la Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne ed è quasi scontato ci si indigni sui giornali e sui social network. Il problema sono gli altri 364 giorni. La soluzione passa per un cambiamento culturale, capace di eliminare definitivamente qualunque forma di maschilismo e discriminazione. E questo, deve partire da noi uomini, non solo in occasione della Giornata Mondiale, ma tutti i giorni".

 

 

 

Martedì, 20 Ottobre 2020 12:05

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Giovedì, 15 Ottobre 2020 23:21
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Croce Rossa ha cambiato personalità giuridica

 

pennaDal 1 gennaio 2016 la Croce Rossa Italiana ha cambiato personalità giuridica diventando un'APS (associazione di promozione sociale) di diritto privato. Sono pertanto cambiati i dati di Partita Iva, Codice Fiscale e IBAN.
Riportiamo di seguito i nuovi dati dell'Associazione della Croce Rossa Italiana.

Ragione sociale: "Associazione della Croce Rossa Italiana"
Indirizzo: "Roma, Via Toscana 12, 00187"
PEC: comitato.nazionale@cert.cri.it
Partita IVA: 13669721006
Codice Fiscale: 13669721006
IBAN: IT 26 W 06230 03204 000030620062 (CASSA DI RISPARMIO DI PARMA E PIACENZA AG. DI ROMA 4) 

Conto numero: 30620062

Giovedì, 15 Ottobre 2020 22:26

Statuto

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COSTITUZIONE E PRINCIPI FONDAMENTALIcri italiana
La Croce Rossa Italiana, fondata il 15 giugno 1864 ed eretta originariamente in corpo morale con Regio Decreto 7 febbraio 1884, n. 1243, è un’Associazione senza fini di lucro che si basa sulle Convenzioni di Ginevra del 1949 e sui successivi Protocolli aggiuntivi, di cui la Repubblica Italiana è firmataria.

I principi del diritto internazionale umanitario sono rispettati in ogni tempo dall'Associazione della Croce Rossa Italiana e ne guidano l’opera. La Croce Rossa Italiana rispetta ed agisce in conformità ai Principi Fondamentali del Movimento Internazionale della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa (brevemente: “Movimento”), adottati dalla XX Conferenza Internazionale della Croce Rossa e riaffermati dalla XXV Conferenza Internazionale della Croce Rossa.


STATUS GIURIDICO
La Croce Rossa Italiana, è persona giuridica di diritto privato ai sensi e per gli effetti del decreto legislativo 28 settembre 2012 e ss.mm. ii e del Libro Primo, titolo II, capo II, del codice civile. L'Associazione è di interesse pubblico ed è ausiliaria dei pubblici poteri nel settore umanitario, nonché posta sotto l'alto Patronato del Presidente della Repubblica.
La Croce Rossa Italiana è ufficialmente riconosciuta dalla Repubblica Italiana con il decreto legislativo 28 settembre 2012, n. 178 quale Società volontaria di soccorso ed assistenza, ausiliaria dei poteri pubblici in campo umanitario, in conformità alle Convenzioni di Ginevra ed ai successivi Protocolli aggiuntivi, e quale unica Società Nazionale della Croce Rossa autorizzata ad esplicare le sue attività sul territorio italiano.

OBIETTIVI GENERALI
L’obiettivo principale della Croce Rossa Italiana è quello di prevenire ed alleviare la sofferenza in maniera imparziale, senza distinzione di nazionalità, razza, sesso, credo religioso, lingua, classe sociale o opinione politica, contribuendo al mantenimento e alla promozione della dignità umana e di una cultura della non violenza e della pace.

I SOCI
I soci della Croce Rossa Italiana, attraverso un sistema di rappresentanza, ne determinano la politica, la strategia, gli obiettivi e gli organi di governo. Tramite i suoi membri, la Croce Rossa Italiana individua i bisogni e fornisce assistenza in maniera imparziale. I soci della Croce Rossa Italiana si distinguono in volontari, sostenitori, benemeriti e onorari.

EMBLEMA
Tra gli emblemi previsti dalle Convenzioni di Ginevra e dai successivi Protocolli aggiuntivi, la Croce Rossa Italiana adotta come proprio la croce rossa su fondo bianco.Tale emblema, posto all'interno di due cerchi concentrici di colore rosso, tra i quali è riportata la scritta “Convenzione di Ginevra 22 agosto 1864”, e sempre abbinato alla scritta per esteso “Croce Rossa Italiana”, ne costituisce il logotipo identificativo.



AcrobatPdf Piccola Statuto dell'Associazione della Croce Rossa Italiana - ODV (782.3 KB)
AcrobatPdf PiccolaBylaws of the Italian Red Cross (398.44 KB)